sabato 5 maggio 2012

Sahel: Nuovi scenari in Mali


Dopo il colpo di stato militare del 22 marzo scorso, promosso dal capitano Sanogo che ha deposto il presidente Amadou Toumani Touré (per tutti ATT), i militari ribelli sono stati costretti dalle pressioni della Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale (Ecowas/Cedeao) a cedere il passo a una transizione civile, con la nomina del presidente dell’Assemblea nazionale a presidente ad interim, e di un primo ministro che ha formato un nuovo governo composto principalmente da tecnici e da militari. All’inizio di maggio c’è stato nella capitale Bamako uno scontro a fuoco tra i militari e i sostenitori del presidente deposto ATT. Nel Nord dopo che il 6 aprile il Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad (MNLA) ha proclamato l’indipendenza dell’Azawad (nord del Mali), la situazione è in continuo movimento. La città di Timbuctù è stata oggetto di scontri tra MLNA, AQMI e un gruppo ancor più radicale, Ansar Eddine, diretto da un tuareg, ex-leader del movimento di liberazione. L’egemonia del MLNA è scemata nel corso delle ultime settimane e il nord del Mali è diventato terreno di scontri ed alleanze tra tendenze diversi sia all’interno del movimento tuareg che di quello terrorista e fondamentalista.  

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